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lunedì 20 settembre 2010

La minaccia pezzata



Più di mille parole, dovrebbe bastarvi quest'immagine per rendere l'idea dell'esperienza sublime che ho vissuto questa mattina. Per fortuna non ho la necessità di prendere quotidianamente la metro, ma quelle rare volte che capita, mi imbatto inevitabilemente in qualcuno (o qualcosa, a volte ho il dubbio che la provenienza possa essere umana) che emana un orribile e ributtante olezzo.
Ebbene, quando ciò accade, oltre ad arricciare il naso e a trattenere il respiro il più possibile (pochi secondi, per la verità), i miei neuroni intossicati (ma evidentemente ancora reattivi) trovano la giusta vitalità per far sì che io mi domandi: ma è mai possibile che la gente non si lavi???
Scusatemi, ma ora l'ho detta così come me la sono sentita! Perché sorge spontaneo chiederselo, no? Sin da piccola mi hanno insegnato che bisogna lavarsi bene, altrimenti dietro le orecchie o sotto le ascelle crescono i funghi, i cavolfiori e altri ortaggi simili (e pensavo che magari sarebbero stati anche utili...). Ma, al di là della metafora (molto ingenua), il messaggio era chiaro: l'igiene è fondamentale! Crescendo, mia mamma mi assillava spiegandomi che è necessario cambiare spessissimo la biancheria, "altrimenti, se vai a finire in ospedale, che figura ci fai?". Vabbè che anche in questo caso l'esempio non era dei più calzanti, perché la risposta più spontanea era sempre: "Perché mai dovrei andare a finire in ospedale? E poi la mia biancheria sarebbe l'ultimo dei problemi!". Ma è così che funziona, ospedale o meno: non è possibile andare in giro con il gorgonzola nelle sneakers.
Eppure, gli individui che "lasciano la scia" sono i più insospettabili, a partire dall'impiegato in giacca e cravatta che probabilmente non ha cambiato la camicia del giorno prima, alla signorina vestita di tutto punto e alla moda che però non conosce il deodorante. Per non parlare di quelli che puzzano d'alcool già alle 8 di mattina... Ma questo discorso meriterebbe un post a parte.
Ok, non voglio star qui a fare la paternale a nessuno, ma almeno vorrei ricordare insieme a voi (che so che non avete problemi di questo tipo, anzi) le più basilari norme igieniche e i consigli per evitare di essere colti di sorpresa.

  1. Fare la doccia tutti i giorni. Se ciò non è possibile, almeno lavarsi "a pezzi".
  2. Non fidarsi del proprio naso: ognuno si abitua alla propria puzza! Nell'incertezza... lavarsi!
  3. Usare il deodorante giornalmente dopo essersi lavati: spray, stick, crema... basta trovare quello adatto a ciascuno di noi.
  4. Cambiare spesso biancheria, maglie, camicie, insomma tutto ciò che è stato a contatto col nostro corpo sudato e ne riporta i segni.
  5. Portare con sé sempre una confezione di salviette umidificate: se ci accorgiamo di avere il vuoto intorno a noi, potrebbero tornarci utili...
  6. Per i casi difficili: regalare il libro Lavarsi che impresa!, di M. Monari e B. Chaud, editore Zoolibri.
Visto? E' molto semplice e non comporta tanta fatica! Ora vorrei sapere da voi quali orribili esperienze avete vissuto sui mezzi pubblici e, se volete, potete aggiungere qualche altro consiglio alle brevissima lista di cui sopra. E in più... come vi convincevano da piccoli per buttarvi nella vasca???

Vi aspetto sempre qui, tra mille bolle blu! :)

2 commenti:

  1. Guarda Antonella, è una cosa che mi chiedo anche io e spesso pure. Perchè la gente non si lava? Non dico farsi una doccia tutti i giorni ma almeno il minimo indispensabile, che caspita!

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  2. c'è da farci uno studio antropologico, eh!

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